PERCHE’ GUARDARE, PERCHE’ ESPORRE?


Mi sembra piuttosto semplice la risposta alla prima domanda: per vedere. E se si guarda meglio camminando, meglio così si può vedere: lo dimostra bene Renato Ballatore con le sue mostre. Il suo concetto di “libertà sospensiva” mi sembra affine a quelli di “attenzione liberamente fluttuante” (Freud), “spontaneità” (Moreno) “errance” (Depardon). La libertà che sospende il giudizio (riguardo che cosa siano le belle foto) e i pregiudizi (figli dell’ansia) procede dunque da una sorta di “riscaldamento” fisico-mentale che rende aperti e disponibili al vedere e al fare.

Concetti che sento veri e mi piacciono, specie per l’uso della parola “libertà”. Ecco, guardare è un atto di libertà che in quanto tale rende a sua volta libera la visione.

Ma perchè esporre? Intanto il vedere crea “bellezza” perchè rivela qualcosa di esteticamente coinvolgente e vero (la forma) , che ci aiuterebbe (Robert Adams, uno dei nostri riferimenti maggiori) a trovare armonia e senso nelle cose e nel mondo.

E la bellezza richiede di essere vista per esistere. Può ad esempio un attore recitare con appagamento senza pubblico? Mi dicono che no, e lo conferma anche la parola greca che significa teatro, derivata dal verbo che significa vedere.

Ossia, ciò che non viene visto è come non esistesse. Per i social network invece, dove pressochè nulla è visto e probabilmente nemmeno guardato, esiste soltanto ciò che è "pubblicato" e soprattutto votato. Così esponiamo (oggetti materici, stampe su carta, fotografie insomma) per regola classica del gioco e senza accattonare “like”.

Ciò che eventualmente accade dopo ci sfugge, e nemanco troppo interessa. Cito Walt Witman: “Io esisto come sono, questo è abbastanza; se nessun altro al mondo ne fosse a conoscenza sarei contento, e se tutti ne fossero a conoscenza, sarei contento”.

                                                                                                                                                                                                 G.V



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